Vertenza Auchan, l’impegno di Lo Sapio per tutelare il lavoro di 106 dipendenti.
Pompei. Vertenza Auchan, nuovo incontro al Comune con le Rsa e i rappresentanti sindacali a livello regionale. Massimo l’impegno del primo cittadino, Carmine Lo Sapio che nei prossimi giorni si farà promotore di un ulteriore tavolo di concertazione a cui, questa volta, saranno invitati a partecipare anche i referenti del gruppo Conad Margherita.
L’obiettivo è sempre il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Il nodo più intricato riguarda l’interlocutore con cui interfacciarsi che non comprende solo il gruppo Margherita Spa, subentrato all’Auchan nel luglio del 2019, ma anche gli eventuali e futuri investitori. Nonostante non ci siano ancora comunicazioni ufficiali, per quanto riguarda il complesso di via Ponte Nuovo, il gruppo di grande distribuzione sarebbe intenzionato a ridimensionare del 50% la superficie destinata al food e di cedere la restante parte ad altri grandi marchi intenzionati ad investire sul territorio pompeiano.
Si tratta però di indiscrezioni che non hanno ancora trovato ufficialità e che impensieriscono non poco le Rsa e i responsabili regionali dei sindacati che temono di stringere un accordo con un interlocutore che di fatto sarà poi superato dal subentro di altri players. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Lo Sapio ha, quindi, intenzione di farsi promotore di un ulteriore tavolo di concertazione con la promessa da parte del primo cittadino di “accompagnare dipendenti e sindacati lungo tutto il percorso della vertenza”.
Una disponibilità accolta con favore da tutte la parti sociali che hanno ringraziato il sindaco Lo Sapio per una “vicinanza e un impegno per niente scontato. Che segna, anzi, una novità sul panorama delle trattative e che non trova precedenti nella storia di questa vertenza iniziata ben due anni fa”.
“Il nostro – afferma il sindaco, Carmine Lo Sapio – è un impegno formale. In questo clima di incertezza economica, un mancato accordo sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali sarebbe un duro colpo ad un sistema economico già messo a dura prova. Per fare in modo che ciò non avvenga faremo tutto quanto in nostro potere per sollecitare e addivenire ad un accordo che tuteli i 106 dipendenti : padri e madri di famiglia il cui destino è sospeso da troppo tempo”.