Rilancio del turismo, aiuti alle famiglie e alle imprese, Di Casola: «Non è il libro dei sogni, serve una visione internazionale».
Pompei. «Pompei per l’unicità del suo patrimonio archeologico e religioso può ritenersi una Capitale Culturale. La vera sfida è trasformare Pompei da una semplice città di provincia in una città internazionale all’altezza delle sue potenzialità. Solo attraverso una corretta pianificazione culturale e urbanistica possiamo restituire dignità alla nostra Pompei».
Questo l’obiettivo principale di Domenico Di Casola, avvocato, candidato alla carica di sindaco alle amministrative del 20 e 21 settembre 2020 per la Coalizione Civica per Pompei, che gode del sostegno di sette liste: I Pompeiani, Pompei nel Futuro, Pompei Viva, Alleati per Pompei, Pompei Arancione, Alternativa Pompeiana e Area Moderata.
La parola d’ordine sarà “programmazione”. «La programmazione – dice il candidato alla carica più alta di Palazzo De Fusco – deve essere alla base della nostra amministrazione: non si può essere impreparati sui tavoli tecnici relativi alle grandi opere che interessano il nostro territorio, occorrono team di seri professionisti che facciano la giusta sintesi tra le esigenze della cittadinanza e i tavoli tecnici. Inoltre, la città non può essere solo luogo destinatario di progetti regionali e nazionali, ma deve anche essere protagonista di una propria progettualità».
Tutte le aree di Pompei saranno interessate da interventi di rilancio: «Tra i progetti che si intendono perseguire – spiega ancora Di Casola – vi è la riqualificazione dell’area nord di Pompei, in particolare la realizzazione del parco naturalistico-archeologico (località Civita Giuliana). L’apertura di un nuovo accesso agli Scavi, l’offerta di nuovi servizi turistici e la riqualificazione urbana della periferia nord di Pompei consentirà lo sviluppo economico di un’area della città attualmente esclusa dall’economia turistica. La parte Sud di Pompei, invece, deve partire dalla bonifica del fiume Sarno».
Il tutto deve far parte di una più ampia progettualità, che comprende: la riqualificazione urbana del centro e delle periferie; l’abbattimento di barriere architettoniche e l’istituzione di un centro per l’assistenza alla disabilità; l’utilizzo delle tecnologie per rendere Pompei una smart city; il recupero di alcuni immobili comunali oggi in stato di abbandono per uso culturale, associativo e di pubblica sicurezza; la riqualificazione delle strutture scolastiche.
E ancora: l’istituzione di un’area espositiva per la realizzazione di grandi mostre di natura artistica e archeologica; l’istituzione di un’isola pedonale del centro cittadino che ne consenta la fruizione da parte delle famiglie, dei giovani e dei turisti; la programmazione di eventi di alto spessore culturale.
Così come l’istituzione di strutture per l’assistenza ai turisti; l’istituzione di un centro di ricerca internazionale nell’ambito turistico e archeologico; servizi di supporto agli studenti universitari; la riapertura del campo sportivo “Vittorio Bellucci”, la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport; la creazione di un centro polifunzionale per attività sociali e culturali.
Nel programma di Di Casola c’è spazio anche per le famiglie in difficoltà e per le categorie produttive: «Intendiamo aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria attraverso esenzioni e riduzioni della Tari ed ogni altra agevolazione possibile inerenti tributi ed entrate comunali, istituzione di uno sportello per la tutela e l’assistenza gratuita per le famiglie e le imprese in difficoltà. Una opportuna pianificazione delle risorse turistiche e culturali del territorio sarà il volano per rilanciare l’economia e la qualità della vita dei nostri cittadini».
Il leader della Coalizione Civica per Pompei rassicura gli elettori affermando che «Questo non è il solito “libro dei sogni”, scritto in occasione di una imprevista ed inaspettata campagna elettorale. Questa è una nuova sfida da vincere insieme. Ora, però, occorre una amministrazione comunale che abbia una visione internazionale della nostra città. È arrivato il turno di una economia diffusa, dello sviluppo e dei giovani!».
Spazio autogestito a cura del candidato