Confcommercio: «Dai candidati a sindaco vogliamo risposte chiare sui punti salienti per il rilancio»

Pompei. Sedici punti, che toccano i temi più delicati per il rilancio di Pompei. Tanti sono i punti che saranno sottoposti ai candidati a sindaco della città mariana da parte di Confcommercio, che si è anche dotata di un regolamento interno con l’obiettivo di evitare la confusione tra una eventuale attività politica degli associati e le finalità proprie di tutela delle categorie produttive locali.

«Ma attenzione – avverte Confcommercio – le nostre richieste vanno unicamente nella direzione di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini di Pompei e non solo di chi fa impresa. Basta fratture tra chi vive di commercio e turismo e la società civile: Pompei deve essere vivibile prima di tutto per chi la abita».

Una premessa necessaria quella dell’associazione presieduta da Luigi Longobardi, che nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio presso il ristorante pizzeria Varnelli, alla presenza del direttivo e di alcuni associati, ha esposto la linea di Confcommercio nell’ambito dell’imminente tornata elettorale amministrativa del 20 e 21 settembre 2020.

L’associazione di categoria ha infatti stabilito che i membri del direttivo sono incompatibili con una eventuale candidatura elettorale e che nei dibattiti politici chi fa parte del direttivo può intervenire esclusivamente a titolo personale e non a nome di Confcommercio.

La partecipazione ufficiale dell’associazione potrà avvenire solo dietro formale invito alla stessa, da far pervenire all’indirizzo e-mail pompei@confcommerciocampania.it. Inoltre, alle riunioni ufficiali i membri del direttivo interverranno in merito ai punti programmatici prestabili dal direttivo per settori di competenza, preventivamente concordati.

Stabilita dunque la “neutralità” di Confcommercio nell’agone elettorale, l’associazione indica 16 punti, ritenuti preminenti per il rilancio economico e turistico di Pompei, sui quali si attende risposte chiare e precise dai tre candidati a sindaco: Carmine Lo Sapio per il Centrosinistra, Angelo Di Prisco per il Movimento 5 Stelle e Domenico Di Casola per la Coalizione Civica.

«Sappiamo bene – ha precisato il direttivo – che molti dei punti elencati non sono nella diretta sfera d’azione di un sindaco, ma vogliamo che il futuro cittadino si faccia portavoce delle istanze di Pompei nelle sedi competenti a livello nazionale».

Tra i punti figurano i progetti Eav per la stazione di Pompei Santuario e quello dell’hub per Villa dei Misteri, la Ztl e i de hors nel centro storico, il piano parcheggi, la tutela del marchio Pompei. E poi: i programmi per le periferie, il destino degli stadi Bellucci e di Fossavalle, la destinazione dell’immobile dell’ex Pretura.

Altro tema di bruciante attualità è il disinquinamento del fiume Sarno, ma non manca la riqualificazione della Fonte Salutare e l’attenzione per il decoro urbano. Seguono la realizzazione di una rete wi-fi cittadina e la previsione della fibra ottica e del 5G.

E ancora: la manutenzione stradale e del sistema fognario per la raccolta delle acque pluviali, la metanizzazione delle zone di Pompei ancora sprovviste, la segnaletica commerciale orizzontale e verticale, la programmazione di eventi.

Ma non è finita: c’è ancora la richiesta di una legge speciale per Pompei al fine di sopperire ai costi turistici della città, l’istituzione di un’area museale e la richiesta di una percentuale sul ticket d’ingresso agli Scavi. Insomma di materiale ce n’è tanto e il terreno di confronto con la politica non manca di sicuro.